
La baie des hanches
Inizi di maggio. Il mare non si cura che ci siate o meno. Sgrana la sabbia che lo circonda e si riappropria ogni giorno dei suoi diritti, all’ora stabilita. Un’ora maledetta per i corridori. L’acqua sale inesorabilmente, avvolgendo i suoi anelli olimpici attorno alle caviglie dei partecipanti e questi ferri trasformano il percorso in un inferno. Ogni falcata è una sfida all’onda. Da non dimenticare che a ogni passo brilla una pietra preziosa incastonata in un mare d’argento. La meraviglia di Mont Saint-Michel. Un sito classificato come patrimonio dell’umanità. I corridori pensano forse alle gesta dell’Arcangelo Michele e ai suoi stivali delle sette leghe per darsi coraggio? I migliori attenderanno Cancale per arrendersi.