Nel suo pacifico scenario di acque e foreste, l'Abbaye de Bon-Repos si prestava in particolar modo al raccoglimento dei monaci cistercensi nel 12° secolo. L'edificio risorge ora dopo un periodo di abbandono nel suo splendore originario dopo 20 anni di paziente opera di restaurazione. Aperta alle visite, l'abbazia di Saint-Gelven ritrova i suoi colori di gioventù grazie all'arte ed ai bambini. Durante tutto l'anno, vengono proposti laboratori pedagogici in riferimento all'ambiente, al cantiere di restaurazione ed alla storia cistercense. In primavera, le esposizioni mettono in mostra la creazione plastica contemporanea. In alternanza, l'abbazia accoglie una biennale sulle opere sonore (Murmures) ed un simposio di scultura africana. Puntualmente, altri eventi, cioè il suono e la luce, rimettono a nuovo la vecchia dama.
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