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©Clémentine Lallement

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All’inizio del XV secolo, dopo il sacco della fortezza di Châteaulin-sur-Trieux e del villaggio primitivo, a monte del sito sul quale sorge attualmente la città, gli abitanti costruiscono un nuovo villaggio sulle due rive del Trieux. Un primo ponte collega le rive dell’estuario. La città di Pont-Trieux è nata.
Sito propizio al commercio, Pontrieux diventa anche il porto di Guingamp, ma perde la sua funzione di passaggio obbligato dopo la costruzione del ponte di Lézardrieux nel 1840. L’arrivo della ferrovia alla fine del XIX secolo permette lo sviluppo di un’attività industriale basata sul legname, il cartone e il lino. Questa produzione, spedita per via marittima in tutta Europa, dinamizza il porto nel quale le golette danesi e inglesi si affiancano a quelle in partenza per la pesca in Islanda.
Sposando i meandri del fiumi, la città presenta ai visitatori due piazze triangolari collegate da un nastro di case alte. Dei cinquanta lavatoi che costeggiano il Trieux, molti sono di origine privata. Ogni famiglia borghese aveva il suo. Una maniera di proteggere la propria intimità. Per scoprirli sotto un’angolazione inedita, dotatevi di una barca elettrica, sia di giorno che di sera!
Prendere il treno a vapore che porta fieramente i suoi ottant’anni e collega Pontrieux a Paimpol. Un mezzo originale di scoprire l’estuario del Trieux con delle vedute panoramiche sul castello della Roche-Jagu, la foresta di Penhoat o il ponte di Lézardrieux.
Un treno a vapore che porta fieramente i suoi ottant’anni, collega Pontrieux a Paimpol. Un modo originale di scoprire l’estuario del Trieux.
Ufficio del turismo
Pontrieux Communauté