Port du GuilvinecPort du Guilvinec
©Port du Guilvinec|alexandre lamoureux
Alla scoperta del Pays BigoudenDa Quimper a Pont-l’Abbé, una natura generosa e foche grigie
Idea soggiorno

Alla scoperta del Pays Bigouden

Regalatevi un soggiorno attivo tra terra e mare sulla punta del Finistère sud. Sarete accolti in una casa interamente ristrutturata con materiali rispettosi dell’ambiente. Sarete sedotti dalla jacuzzi nel giardino e dalla vicinanza della spiaggia.

Suggerimento da effettuare in
4 giorni

Una rapida occhiata

Avete voglia di muovervi per rilassarvi in una natura ancora intatta? Con una pedalata, un colpo di remi o in pochi passi eccovi immersi nell’universo a metà terra e metà mare della punta del Finistère che vi apre il suo oceano, le sue immense spiagge di sabbia bianca, i suoi percorsi segreti, le sue cappelle e le sue fontane, le sue case di pescatori così pittoresche.

Visiterete Quimper, passerete in barca per l’Ile-Tudy, andrete alla scoperta delle foche grigie in kayak da mare poi percorrerete a piedi il fiume di Pont-l’Abbé.

 

Quimper, cuore della Cornovaglia

Eccoci arrivati alla stazione di Quimper. Già riuscite a scorgere i campanili con smerli di pietra della cattedrale. Dopo aver lasciato i bagagli nel deposito del centro storico della città, camminate alla scoperta delle vie antiche e delle loro numerose case a aggetto. Per la pausa pranzo potete provare una delle numerose creperie della place au Beurre o “La cantine des chefs” in rue Kereon; la sua formula, tutto fatto in casa, tutto locale, vi sorprenderà. Un breve giro nella cattedrale vicinissima o una visita guidata a tema della città e è arrivato il momento di raggiungere la tappa della sera. Dopo aver recuperato i bagagli, prendete l’autobus 56C su quai de l’Odet direzione Loctudy. All’arrivo, dovrete percorrere solo 50 metri per raggiungere la casa chiara e luminosa di Corine e Laurent. Ad attendervi, una deliziosa cena a base di prodotti bio. Da consumare in giardino, tempo permettendo.

  • Quimper vista dall’alto”: da giugno a settembre, l’ultima domenica del mese, salite sulla guglia sud della cattedrale con una guida e scoprite una vista panoramica sulla città
  • Per i buongustai, direzione “Les Macarons de Philomène”. Questa venerabile istituzione propone una ventina di gusti, da quelli tradizionali a quelli più inaspettati 13 rue de Kéréon

In bici alla scoperta di Loctudy e dell’Ile-Tudy

Una prima colazione tutta bio e fatta in casa e eccovi carichi di energia, pronti a visitare Loctudy, dopo essere passati a noleggiare una bici. Seguendo il percorso del patrimonio, scoprirete le piccole case di pescatori, il faro, l’antico conservificio di sardine e la bella chiesa dell’XI secolo. Al porto, prendete la barca del traghettatore per attraversare il fiume da Pont-l’Abbé. Dieci minuti di traversata e eccovi all’île Tudy. Questo pittoresco piccolo villaggio di pescatori era un’isola fino a metà del XIX secolo. Niente di simile per cambiare epoca che perdersi nei dedali delle sue vie e viuzze dalle case basse attaccate le une alle altre. Per il pranzo potrete scegliere tra un pic-nic bio a zero rifiuti preparato da Corine o un ristorante sul posto di fronte alla ria, a seconda delle voglie. Gustate poi il piacere di pedalare lungo la spiaggia e regalarvi un bagno ristoratore. Siete in piena forma? Spingetevi fino a Sainte-Marine ma fate attenzione all’ora di ritorno, il traghettatore non aspetta. E avrete “La mer à boire” per un aperitivo e una cena al tramonto sul porto di Loctudy.

  • Al mercato potrete acquistare prodotti locali e ostriche, tutti i martedì mattina, place de la mairie.
  • A seconda della stagione, les Vedettes de l’Odet propone varie crociere con destinazione l’arcipelago des Glénan. Il must per scoprire la riserva naturale di Saint-Nicolas o fare il bagno in una laguna dalle acque trasparenti.

In kayak per incontrare le foche grigie

Per iniziare, raggiungete in bici il porto di Guilvinec seguendo “La littorale” un tratto della pista ciclabile V5. Sul posto, Haliotika, la città della pesca, vi svelerà l’universo della pesca in mare tra aste di pesce e spazio scoperta. Dopo una piccola pausa sulla spiaggia dal greto bianco e un pic-nic bio, è tempo di raggiungere il centro nautico per un’escursione di 2 ore e mezza in kayak di mare. Accompagnati da un istruttore diplomato, lasciatevi andare in totale sicurezza alla magia del momento. I muscoli si riscaldano, lo spirito si libera… e eccovi vicini a una colonia di foche grigie, poco distante dalla costa. I colpi di remi non le disturbano, si lasciano avvicinare. Sul percorso di ritorno, osservate le tracce circolari sul granito della punta di Men Meur. Sono i segni dello sfruttamento di un’ex cava. Gustate un aperitivo al tramonto nel porto di Lesconil prima di abbandonarvi ai benefici della Spa della vostra guest house. Potrete cenare al “Relais de Lodonne” a 300 m dalla casa.

  • Haliotika, Città della pesca, è: 1h e 30 di percorsi interattivi, di visite guidate del mercato del pesce, di uscite con la famiglia, di laboratori di cucina e attività per bambini…
    Da notare: prendendo posto alle 16.30 sulla terrazza panoramica, assisterete al rientro delle barche e allo scarico del pesce.

A piedi, i segreti del fiume di Pont-l’Abbé

Oggi, al ritmo di una tranquilla camminata di 6 km, muniti solo di un binocolo, potrete esplorare i segreti del fiume di Pont-l’Abbé. Dopo una breve deviazione verso l’ansa di Pen Ar Vir, un tempo unico porto di Loctudy, seguite, di fronte alla maison de la presse, le indicazioni rosse e banche del GR® 34, il mitico sentiero dei doganieri. Risalendo il fiume verso Pont-l’Abbé, scorgerete bei manieri, un mulino a marea prima di prendere l’alzaia attraverso la quale le barche risalivano verso il porto. Binocolo alla mano, osservate molte specie di uccelli: garzetta, volpoca, gabbiano comune, gabbiano reale… Dietro il sentiero, ecco Pont-l’Abbé, il suo ponte abitato (ne esistono solo 9 in Francia) e lo stupefacente campanile a bulbo del convento dei Carmelitani. Non lontano dall’imponente massa di granito del “château des Abbés du Pont”, gli ex depositi della banchina Saint-Laurent testimoniano l’attività di questo porto commerciale. Fate una sosta nel pittoresco café de la Marine, all’angolo della banchina, prima di lanciarvi alla scoperta del centro storico. La stazione degli autobus si trova proprio dall’altra parte dello stagno e i vostri bagagli vi attendono lì.

  • Il castello ospita il museo del bigouden: in una scenografia contemporanea vi scoprirete tutta la storia della famosa cuffia dall’aspetto di un menhir e dai ricami così delicati.
  • Cercate un souvenir? Pont-l’Abbé è piena di simpatici negozietti nei quali soddisfare la vostra voglia.

Da fare!

  • L’animazione del porto di Guilvinec, l’emozionante incontro con le foche e gli aperitivi vista mare…
  • La passeggiata nel centro storico di Quimper e Pont-l’Abbé, il fascino segreto dell’île Tudy

L’alloggio

Chambre d’hôtes Balade Océane

Atmosfera luminosa e allegra in questa grande casa bardata di legno grigio chiaro che si affaccia su una grande terrazza. L’accoglienza è calorosa, la cucina raffinata a base di prodotti biologici, locali e pane fatto in casa. Una graziosa spiaggia di sabbia fine vicinissima invita a farsi un bagno.

 

Raggiungere la struttura senza auto

La stazione SNCF più vicina è quella di Quimper.

Per raggiungere la struttura dopo la visita a Quimper, prendete la linea 56C della rete BreizhGo alla fermata Saint-Corentin sulla banchina dell’Odet vicino alla cattedrale.
Se arrivate a fine giornata, prendete la linea 56 C direttamente alla stazione degli autobus a fianco alla stazione SNCF. Attenzione, l’ultimo autobus è alle 19.00.
Scendete alla fermata Loctudy-Lodonnec.
La struttura si trova a 50 m sullo stesso marciapiede.

Scarica il promemoria di viaggio

Tutte le informazioni del sito e molto di più in un pdf.

Gli albergatori “En Bretagne sans ma voiture” sono tutti impegnati in un iter di sviluppo sostenibile.

In concreto, i professionisti si impegnano a:

  • Contribuire attivamente all’economia locale
  • Praticare una politica di acquisti responsabile
  • Formare il personale alle questioni relative allo sviluppo sostenibile
  • Gestire i rifiuti in maniera responsabile
  • Ridurre il consumo di energia e di acqua
  • Supportare i visitatori sulle questioni riguardanti l’ecomobilità

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